Osteoporosi, nelle donne è legata a più rischi per il cuore

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L’osteoporosi, ossia l’indebolimento e l’estrema fragilità delle ossa causati dalla perdita di massa minerale, è legata ad un aumento del rischio del 79% di un evento cardiovascolare nelle donne. E in particolare l’assottigliamento delle ossa delle vertebre lombardi, del femore e dell’anca sono risultati associati ad un aumento dal 16% al 38% del rischio di un attacco di cuore o ictus, sempre nel sesso femminile. Questo il risultato di uno studio osservazionale condotto in Corea del Sud dal Seul National University Bundang Hospital e dello Yonsei University College of Medicine di Yongin, e pubblicato sulla rivista Heart.

La ricerca ha tenuto sotto osservazione 12.681 donne asiatiche per 9 anni (dal 2005 al 2014) con un esame per  misurare la densità ossea. Nel periodo di osservazione, 468 donne (circa il 4%) hanno avuto un evento cardiovascolare e il 2% è deceduto. Il rischio cardiovascolare è stato valutato non solo in base all’osteoporosi, ma tenendo conto di potenziali fattori di rischio come l’età, la pressione e/o il colesterolo alti, il fumo e le precedenti fratture.

Precedenti ricerche hanno indicato che chi soffre di osteoporosi spesso ha l’aterosclerosi (indurimento e assottigliamento delle arterie), suggerendo che potrebbe esistere un’associazione tra le due condizioni. “Forse è tempo di chiarire – hanno dichiarato Dexter Canoy e Kazem Rahimi del Nuffield Department of Women’s and Reproductive Health dell’Università di Oxford – come la salute delle ossa influenzi l’apparato cardiocircolatorio e capire questo legame per scoprire nuovi trattamenti non solo per le donne, ma anche per gli uomini”.

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