Al Sole gli italiani non si proteggono

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shutterstock_156996335Gli italiani amano l’abbronzatura estrema anche a discapito di un rischio elevato di sviluppare un tumore della pelle. Che sia naturale o artificiale, si prende troppo sole, per troppe ore di seguito e spesso senza la protezione adeguata. Risultato: il rischio di melanoma è molto alto soprattutto per i soggetti con lentiggini, capelli, occhi e pelle chiara, perché manca la cultura alla prevenzione. A descrivere le nostre cattive abitudini il Progetto “Salviamo la pelle” sviluppato dall’Istituto Oncologico Romagnolo, dall’Irccs Irst, in collaborazione con l’Università di Bologna, lo Ieo di Milano e l’Università di Parma.

L’indagine, pubblicata nel libro “Il Sole e la Pelle” di Ignazio Stanganelli, edito da Edizioni Minerva Medica, ha raccolto informazioni su oltre 4.700 persone che hanno frequentato la riviera romagnola tra Giugno e Agosto 2011. Due gli identikit emersi: in spiaggia gli ‘indisciplinati’ sono uomini, giovani, single, con basso livello di istruzione che non usano crema solare o occhiali nonostante spesso abbiano pelle e occhi chiari. Le giovani donne (con meno di 35 anni), non sposate, con lentiggini ed un alto grado di istruzione sono invece fan dell’abbronzatura artificiale. “Un soggetto su quattro – sottolinea Stanganelli, Direttore dello Skin Cancer Unit, Irccs – si espone al sole per un periodo superiore alle 3 ore consecutive”. I giovani (63%), gli uomini (55%), i singles (65%) e le persone con basso livello di istruzione (63%) utilizzano significativamente meno la protezione solare. Gli occhiali da sole sono usati soprattutto dagli over 35 (74%) e le donne (69%), con elevata istruzione.

Male anche sul fronte abbronzatura artificiale. “L’uso dei lettini – afferma l’esperto – è maggiore per fenotipi a rischio, cioè soggetti con lentiggini, capelli rossi o occhi chiari”. La prevalenza globale è del 20%, ed è simile a quella di altri Paesi del Nord-Europa, nonostante la radiazione solare annua in Italia sia superiore, e sale al 23% tra i giovani tra i 15 e i 25 anni. Infine, i soggetti che trascorrono lunghi periodi esposti al sole utilizzano più spesso i lettini abbronzanti (31%) e meno la protezione solare (53%). “Resta ancora molto da fare – conclude Stanganelli – per convincere gli italiani che occorre proteggersi da una eccessiva esposizione al sole. L’abbronzatura vista come sana e bella è presente come norma culturale da circa 4 generazioni. Le raccomandazioni per la prevenzione dei tumori della pelle dovrebbero puntare sull’importanza di evitare esposizioni prolungate e le scottature e sull’utilizzo di creme solari soprattutto tra i giovani e i soggetti con fenotipo a rischio per il melanoma”.

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