Allattamento: sostanza chimica da packaging e pentole può bloccarlo

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allattamentoVi sono diverse condizioni che possono determinare l’interruzione dell’allattamento ed ora se ne aggiungerebbe un’altra. Secondo un nuovo studio, condotto dalla Brown University School of Public Health, pubblicato sulla rivista Environmental Research, le mamme che si trovano esposte a una sostanza, l’acido perfluoroottanoico (Pfoa), che è presente in alcune pentole antiaderenti, rivestimenti di contenitori alimentari, schiuma degli estintori e in altri oggetti, hanno meno probabilità di proseguire l’allattamento oltre i tre mesi.

Lo studio
I ricercatori hanno analizzato 336 madri e i loro bambini, comparando i livelli di questa sostanza chimica nel sangue. E’ così emerso che le madri con alti livelli di Pfoa avevano un rischio del 77% maggiore di fermare l’allattamento al seno dai tre mesi in poi, mentre le probabilità erano del 41% più alte dai sei mesi, rispetto a chi aveva livelli più bassi di questa sostanza. Ulteriori approfondimenti sono necessari per capire se l’esposizione all’acido perfluoroottanoico, che in passato è stato collegato a un ‘range’ di malattie tra le quali anche il tumore della tiroide, come riscontrato in alcuni studi sui topi anche nell’uomo porti a un’alterazione degli ormoni legati all’allattamento e possa indurre problemi, ad esempio, allo sviluppo delle ghiandole mammarie.

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