Aminoacidi e salute cardiovascolare

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shutterstock_217301185Mangiare cibi ricchi di alcuni aminoacidi potrebbe essere salutare per il cuore e le arterie, come smettere di fumare o aumentare l’attività fisica, secondo un nuovo studio della University of East Anglia (UEA – UK).

Un nuovo studio pubblicato sul  Journal of Nutrition rivela che le persone che mangiano alti livelli di alcuni aminoacidi (le unità più piccole che compongono le proteine) presenti nella carne e in alcune proteine ​​di origine vegetale, hanno valori inferiori della pressione del sangue e una ridotta rigidità arteriosa. E l’entità dell’associazione è simile a ciò che era già stato riportato precedentemente per altri fattori di rischio, tra cui l’assunzione di sale, l’attività fisica, il consumo di alcol e il fumo.

I ricercatori hanno studiato l’effetto di sette aminoacidi sulla salute cardiovascolare in circa  2.000 donne con un BMI nei limiti salutari. I dati esaminati provenivano da Twins UK – il più grande registro del Regno Unito che comprende i dati relativi a 12.000 gemelli e che viene utilizzato per studiare le cause genetiche e ambientali delle malattie legata all’età. Hanno preso in esame le loro abitudini alimentari e le hanno confrontate con le misure disponibili della loro pressione arteriosa e dello spessore e rigidità dei vasi sanguigni.

Si è così evidenziata una associazione significativa tra coloro che consumavano la più alta quantità di aminoacidi e avevano misure inferiori della pressione sanguigna e della rigidità arteriosa. Ma, la scoperta più importante riguardava la fonte degli aminoacidi consumati;  una maggiore assunzione di aminoacidi da fonti di origine vegetale era associata a valori inferiori della pressione arteriosa, e una maggiore assunzione di (proteine) aminoacidi da fonti animali era associata a una minore rigidità arteriosa.

Il leader della ricerca Amy Jennings, della Norwich Medical School (UEA), ha dichiarato: “Questa ricerca dimostra un effetto protettivo di diversi amminoacidi sulla salute cardiovascolare.

“Aumentare l’assunzione di cibi ricchi di proteine ​​come carne, pesce, latticini, fagioli, lenticchie, broccoli e spinaci potrebbe essere un modo importante e facilmente realizzabile per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari nella popolazione”.

“I risultati di studi precedenti hanno dimostrato che l’aumento di proteine ​​nella dieta può essere associato a una pressione sanguigna inferiore. Volevamo sapere, quindi, se le proteine ​​da fonti animali o da fonti di origine vegetale erano più utili – così abbiamo deciso di approfondire e verificare i differenti aminoacidi della carne e delle verdure”.

“Abbiamo studiato sette aminoacidi in particolare: arginina, cisteina, acido glutammico, glicina, istidina, leucina e tirosina. L’acido glutammico, la leucina, la tirosina e si trovano in fonti animali, e una maggiore assunzione è stato associato a più bassi livelli di rigidità arteriosa”- continua Jennings – “Tutti e sette gli aminoacidi considerati, e in particolare quelli provenienti da fonti di origine vegetale, sono stati, invece, associati con una pressione sanguigna inferiore”.

“La cosa davvero sorprendente che abbiamo trovato è che l’assunzione di aminoacidi ha un effetto sulla pressione sanguigna, simile a quello già evidenziato per altri cambiamenti dello stile di vita come l’assunzione di sale, l’attività fisica e il consumo di alcol. Per rigidità arteriosa, l’associazione era simile a ciò che si verifica quando si smette di fumare”.

 

“L’ipertensione arteriosa è uno dei fattori di rischio più potenti per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, e una riduzione della pressione sanguigna porta ad una riduzione della mortalità causata da ictus o malattia coronarica”. “Così cambiare la dieta per includere più carne, pesce, latticini e legumi, potrebbe aiutare sia a prevenire che a curare l’ipertensione”. “Le quantità giornaliere da consumare per avere benefici equivalgono a una porzione  di bistecca (75g), un filetto di salmone  da100g o un bicchiere da 500 ml di latte scremato”- ha aggiunto e concluso Jennings.

 

Il professor Tim Spector del dipartimento Twin Research della King University ha detto: “La constatazione che mangiare certi tipi di proteine ​​della carne e dei vegetali possa essere legato a valori sani della pressione arteriosa, è una scoperta sensazionale. Abbiamo bisogno però di approfondire il meccanismo che sostiene questo effetto, per vedere se è un’azione diretta di alcuni aminoacidi o mediata dai microbi intestinali “.

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