Bullismo: i consigli in aiuto a ragazzi e genitori

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Bullismo-300x198Il bullismo, un fenomeno crescente anche tra gli adolescenti italiani, sta destando serie preoccupazioni. Da un lato ci sono i bulli e i cyberbulli (che agiscono tramite la Rete), raddoppiati negli ultimi due anni, denuncia il Telefono Azzurro. Dall’altro ci sono le vittime, che non ne parlano in famiglia né a scuola e cercano di risolvere (spesso invano) la situazione da soli, spiegano i medici. Da qui l’idea di un Vademecum elaborato dalla Società italiana di pediatria (Sip), dalla Polizia di Stato e da Facebook, rivolto non solo ai ragazzi ma anche (e soprattutto) ai genitori per aiutarli ad affrontare il disagio.

Il primo consiglio della lista è l’invito a parlare con i figli; il secondo è creare un circuito di informazione coinvolgendo la scuola e i pediatri. Il terzo tenere sempre a mente che l’unica arma è la prevenzione. I ragazzi vittime di bullismo e i bulli hanno delle caratteristiche comuni, come scarsa integrazione nell’ambiente scolastico e tendenza all’isolamento, che devono essere ‘campanelli di allarme’ da non trascurare. Sottolinea, invece, Pietro Ferrara, dell’Istituto di clinica pediatrica dell’Università Cattolica e referente nazionale della Sip per maltrattamento e abuso. Ecco alcuni fattori che possono portare a diventare vittime di bullismo secondo l’esperto. “Caratteristiche fisiche, come quella di non essere considerati alla moda o non appariscenti, non belli, orientamenti sessuali non condivisi, la timidezza, e la disabilità”.

“Intercettare e riconoscere i primi segnali di disagio di un adolescente che potrebbe essere vittima di cyberbullismo e bullismo è la prima regola da osservare”, spiega Giovanni Corsello presidente della Sip, riferendosi al gesto della dodicenne che si è gettata da una finestra perché vittima di atti di bullismo. Secondo Corsello i primi campanelli di allarme che devono indurre un genitore ad intervenire sono “i cambiamenti di abitudini dell’adolescente, dall’isolamento, all’insonnia, ma anche il rifiuto del cibo. Una volta che i genitori capiscono che c’è qualcosa che non va – spiega – bisogna subito intervenire cercando di parlare con il bambino e trascorrere con lui più tempo possibile”. Essere vittima di bullismo e non superare nella giusta maniera il problema può far crescere in futuro “un adulto violento e impulsivo “, conclude Corsello.

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