Caldo: dai crampi alle eruzioni cutanee, cosa fare per combattere i problemi dell’afa

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L’estate, si sa, oltre alle belle giornate, porta con sé anche quel caldo che tutti i vacanzieri agognano per tutto l’inverno. Ma se per chi è in partenza per mare o montagna è, per così dire, auspicabile, per chi rimane in città può diventare un problema non solo per “i nervi” ma anche per la salute fisica. Da rash cutanei a edemi, crampi e classici colpi di calore, sono tanti i piccoli problemi che può causare il troppo calco. A ricordarlo è il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, pubblicato sul portale del Ministero della Salute. Vediamo insieme quanto riportato dal Ministero.

Colpo di calore: è una condizione di emergenza vera e propria, in cui il ritardato trattamento può portare anche al decesso. Avviene quando la capacità di termoregolazione è compromessa e la temperatura corporea raggiunge i 40 gradi. Si può presentare con letargia, nausea, vertigini, iperventilazione, tachicardia, edema polmonare, aritmie e delirio che può progredire fino alla perdita di coscienza. Cosa fare? richiede, specie se colpisce neonati o anziani, l’immediato ricovero in ospedale.

Eruzione cutanea: è dovuta ad una ostruzione dei dotti delle ghiandole sudoripare e può essere accompagnato da infiammazione, prurito e pustole eritematose. Cosa fare? È una condizione che si risolve spostando la persona in un luogo fresco e riducendo la sudorazione tramite bagni freschi o alleggerendo l’abbigliamento.

Crampi da calore: Sono causati da uno squilibrio elettrolitico oppure da una carenza di sodio, dovuta alla perdita di liquidi. Cosa fare? È consigliabile far assumere una posizione con gli arti superiori sollevati di almeno 4 cm rispetto al cuore, rinfrescando con acqua fredda le gambe. Reintegrare i sali minerali persi e reidratare per via orale o endovenosa.

Edema da caldo: è causato da vasodilatazione periferica con accumulo di liquido nelle gambe e si tratta di un sintomo da non sottovalutare poiché può essere associato a scompenso cardiaco. Sono più a rischio persone anziane non acclimatate. Cosa fare? Spostare la persona in un luogo fresco, tenendo le estremità sollevate ed eseguendo movimenti per favorire il reflusso venoso. Si possono effettuare delle docce fredde sulle gambe.

Lipotimia da caldo: È un’alterazione transitoria della pressione rispetto ai normali valori, dovuta a vasodilatazione e caratterizzata da vertigini, offuscamento visivo, ipotensione con diminuzione dell’apporto di sangue al cervello. I pazienti hanno una temperatura corporea normale e riprendono coscienza una volta che sono in posizione supina. Cosa fare? spostare la persona in un luogo fresco, far assumere una posizione supina con le gambe sollevate rispetto al cuore, somministrare una soluzione reidratante.

Stress da calore: è un sintomo di maggiore gravità e si manifesta con debolezza, nausea, vomito, cefalea, tachicardia ed ipotensione, confusione, irritabilità. La temperatura corporea può essere leggermente elevata ed è comune una forte sudorazione. Può essere confusa con una malattia virale ma se questa condizione non viene trattata immediatamente, può progredire fino al colpo di calore. Cosa fare? spostare la persona in un ambiente fresco e reintegrare i liquidi; favorire il raffreddamento del corpo togliendo gli indumenti e applicando degli impacchi freddi. Nei casi più gravi, trasportare il paziente al pronto soccorso.

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