Cibi antiossidanti: alleati concreti contro l’invecchiamento cellulare

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Serena Guidotti Biologa Nutrizionista
Serena Guidotti
Biologa Nutrizionista

L’assunzione quotidiana di cibi industriali, additivi, pesticidi e il contatto con sostanze chimiche sono strettamente correlati all’induzione di stress ossidativo e alla produzione di Specie Reattive dell’Ossigeno (ROS), che espongono le cellule del nostro organismo a un forte rischio di danno al DNA, responsabile diretto di senescenza cellulare. Questo fenomeno porta all’incapacità della cellula di replicarsi e si traduce in un complessivo invecchiamento tissutale, particolarmente evidente nei tessuti a rapido turnover, come ad esempio i quelli epiteliali, con conseguente perdita delle proprietà fisiologiche del tessuto stesso. La senescenza cellulare, inoltre, si accompagna al progressivo accorciamento dei telomeri, strutture localizzate all’estremità dei cromosomi, che svolgono una funzione protettiva sul DNA.

Poiché lo stress ossidativo induce accorciamento dei telomeri e l’accorciamento dei telomeri è a sua volta
responsabile di un prematuro invecchiamento cellulare, una riduzione dell’apporto di sostanze ossidanti, a vantaggio di sostanze antiossidanti, potrebbe aiutare a rallentare questi processi, garantendo un enorme beneficio alla salute. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Clinical Nutrition ha, infatti, dimostrato che il consumo giornaliero di multivitaminici antiossidanti contenenti vitamina A, C ed E, accompagnato al consumo di Folati, riduce il processo di invecchiamento cellulare nelle donne. In un altro studio, pubblicato sempre sull’American Journal of Clinical Nutrition è stato dimostrato che l’adesione al regime della Dieta Mediterranea, con assunzione di frutta e verdura, sia correlato direttamente ad una riduzione dello stress ossidativo e del rischio cardio-vascolare in un campione di popolazione adulta.

I dati scientifici che supportano il ruolo fondamentale delle sostanze antiossidanti sulla salute dell’organismo sono molteplici, ma come mettere in pratica ciò che la scienza ci dice? Quali sono le principali sostanze ad azione antiossidante e in quali cibi possiamo trovarle? Ecco un piccolo elenco di sostanze che, se consumate spesso, garantiscono una riduzione dei radicali liberi e dell’invecchiamento cellulare.

ACIDI GRASSI OMEGA-3: EPA e DHA sono acidi grassi polinsaturi a lunga catena che inducono una aumento dell’attività di enzimi antiossidanti, riducendo lo stress ossidativo a carico del DNA ed evitando l’accorciamento dei telomeri e l’invecchiamento cellulare. Tra le principali fonti di omega-3 vi sono, oltre ad alcuni tipi di pesce, come il salmone e lo sgombro, anche alternative vegetali, come i semi di lino, le noci e in piccolissime quantità alcuni vegetali a foglia verde (spinaci) e alcune leguminose (lenticchie).

IDROSSITIROSOLO: è un composto fenolico di origine vegetale, con spiccata attività antiossidante. Come dimostrato da recenti studi pubblicati sulla rivista scientifica PlosOne, l’idrossitirosolo ha un ruolo protettivo sul danno al DNA indotto da stress ossidativo nei condrociti umani (le cellule che compongono la cartilagine), e protegge queste cellule dai processi di senescenza. Questa sostanza, dal prezioso ruolo Nutraceutico, è molto abbondante nell’Olio di oliva, il cui consumo è notevole soprattutto per chi segue la Dieta Mediterranea.

RESVERATROLO: è un polifenolo di origine vegetale, che agisce riducendo la produzione di radicali liberi tramite l’attivazione di enzimi antiossidanti, ritarda i processi di senescenza cellulare grazie all’induzione dei meccanismi di riparo del DNA. E’ abbondante nei frutti di colore rosso vivo e viola, come uva, mirtilli rossi e frutti di bosco; ma è presente in minore quantità anche nella frutta secca.

VITAMINA C: è un potente antiossidante naturale poiché capace di ossidarsi e ridursi reversibilmente neutralizzando l’effetto dei radicali liberi. Studi in vitro hanno dimostrato la proprietà della vitamina C non solo di ridurre i ROS, ma anche di mantenere la capacità replicativa delle cellule, ritardando i processi di accorciamento dei telomeri e di invecchiamento cellulare. Sono una naturale fonte di vitamina C molti frutti, come gli agrumi, il kiwi, il mango, il ribes nero, le fragole, e alcuni tipi di verdure come il cavolfiore, i peperoni, i peperoncini, i pomodori e i piselli.

VITAMINA E: è una miscela di tocoferoli che protegge le cellule dall’azione ossidante dei radicali liberi sul DNA e sugli acidi grassi, ritardandone l’invecchiamento. Tra i cibi che ne sono maggiormente ricchi ci sono le mandorle, le nocciole e le germe di grano, e, in misura minore l’olio d’oliva.

Il danno ossidativo al DNA predispone le cellule alla senescenza, e l’accumulo di cellule senescenti in un tessuto ne altera la corretta funzionalità, proprio come accade in alcune patologie degenerative e nell’invecchiamento. Un aging prematuro compromette irreversibilmente la qualità della vita ed è per questo che l’assunzione tramite la dieta di cibi ad azione antiossidante può aiutare a ridurre lo stress ossidativo cellulare, rallentando l’invecchiamento dei tessuti.

Di Serena Guidotti
Biologa Nutrizionista

Bibliografia
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