“Coronasomnia”: disturbi del sonno legati al Covid. Ecco gli errori più comuni e come evitarli

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Tra le conseguenze dell’emergenza legata a Covid-19 ve ne è una denominata “coronasomnia”, cioè l’insonnia causata dallo stress e le difficoltà vissute periodo. A descrivere gli errori più comuni e come fare per evitarli è lo specialista del sonno Raj Dasgupta, in un articolo sulla Cnn.

Il primo errore è trascorrere troppo tempo sugli schermi. È una cattiva abitudine a cui è difficile resistere: una sbirciatina veloce al telefono, tablet o laptop prima di andare a letto per vedere gli ultimi messaggi da parte di amici e familiari. in questo modo si sottopongono gli occhi alla luce blu che contribuisce a interrompere i ritmi sonno-veglia.

Ancora, con la fusione di giorno e notte che può derivare dal lavoro da casa, molte persone “ritardano l’ora di andare a letto e si svegliano molto più tardi la mattina”, evidenzia Dasgupta. Questo è un problema perché il ritmo circadiano, o l’orologio biologico del corpo, controlla tutti gli ormoni, la temperatura corporea, l’alimentazione e la digestione

C’è poi chi prova a ritardare la sveglia col pulsante snooze: per non farlo il suggerimento è provare a metterla dall’altra parte della stanza, in modo da doversi alzare dal letto per spegnerla. Anche il sonnellino pomeridiano inoltre può non essere salutare: occorre ricordare che secondo la World Sleep Society è meglio non superare i 45 minuti al giorno.

Non è poi indicato rimanere a letto per forza se non si riesce a dormire di notte: ci si può alzare, cambiare ambiente e fare un’attività rilassante, per poi tornare a riposare. Infine, che sia vino, birra o liquori, vietato l’alcol prima di dormire.

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