Coronavirus, bimbi “incollati” a videogame e social

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Tra gli effetti dell’epidemia su bambini e ragazzi c’è un forte aumento del tempo passato davanti allo schermo, che potrebbe portare in futuro a dei veri e propri sintomi di astinenza. Lo affermano alcuni esperti al New York Times. Il problema, afferma uno studio pubblicato sulla rivista Applied Physiology, Nutrition and Metabolism, va ad aggiungersi ad un peggioramento delle abitudini alimentari e ad un calo dell’attivita’  fisica.

Con l’arrivo della pandemia, spiega Keith Humphreys, psicologo dell’università di Stanford, molti genitori hanno concesso ai figli di stare più tempo davanti a videogiochi e social per farli svagare. Roblox, una piattaforma di videogiochi molto popolare tra i 9 e i 12 anni, ha visto ad esempio un aumento dell’82% degli utilizzatori nell’ultimo anno. “Ci sarà un periodo di astinenza epica – spiega l’esperto – in cui i giovani dovranno tenere alta l’attenzione nelle normali interazioni interpersonali senza avere una ricompensa ogni pochi secondi”.

Il problema non riguarda solo i bambini, ma anche gli adolescenti e i giovani adulti rischiano pesanti ripercussioni sulla salute. Lo studio dell’università canadese di Saskatchewan ha trovato, su un campione di 125 studenti di superiori e primi anni di università, un calo dall’inizio della pandemia del consumo di carne del 20% e di quello di verdure del 45%, con un calo della percentuale di studenti che faceva almeno 150 minuti di attività fisica a settimana dal 16% al 9,6%.

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