Dieta ‘mima-digiuno’ potrebbe curare il diabete

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La dieta ‘mima-digiuno’ (DMD) sta riscuotendo numerosi consensi per altrettanti successi ottenuti sperimentalmente. Secondo quanto rivela un nuovo studio italiano condotto nei laboratori di Valter Longo, lo scienziato che ha ideato questo speciale piano alimentare, è risultata capace di riprogrammare cellule adulte del pancreas e ripristinare la funzione dell’organo, ovvero la produzione dell’ormone insulina che serve per regolare la quantità di zucchero nel sangue (glicemia). La nuova ricerca è stata pubblicata sulla rivista Cell e mostra le potenzialità della dieta di Longo, sia sul diabete giovanile (di tipo 1 in cui le cellule produttrici di insulina non ci sono più perché hanno subito un attacco da parte del sistema immunitario) che per il diabete più diffuso, di tipo 2 o insulino-resistente, quello legato anche all’obesità.

Studio sui topi
La DMD è caratterizzata da alcuni giorni al mese di alimentazione con poche calorie e cibi ben selezionati (ad esempio pochi zuccheri, pochi grassi saturi, poche proteine etc.) mentre per il resto del tempo si può seguire un’alimentazione normalissima. In questo ultimo lavoro Longo ha mostrato che la DMD promuove la crescita di nuove cellule produttrici di insulina riducendo i sintomi del diabete di tipo 1 e tipo 2 nei topi. Gli stessi effetti sono stati ottenuti in provetta su cellule di pancreas umano. In pratica la dieta riaccende dei geni embrionali e trasforma cellule pancreatiche non adibite alla produzione di insulina in ‘cellule beta’, il cui lavoro è appunto quello di produrre l’ormone. Gli sviluppi di questo studio hanno una portata enorme, secondo Longo, perché potrebbero condurre in futuro a una cura del diabete di tipo non farmacologico ma solo attraverso questa particolare alimentazione.

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