Difetti congeniti: donne in gravidanza più attenzione ai detergenti

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Uno studio pubblicato dalla rivista Birth Defects Research rivela che due composti chimici presenti nei prodotti usati per le pulizie domestiche e per l’igiene personale causano, nei roditori, malformazioni del tubo neurale. Si tratta di difetti presenti già dalla nascita e che si verificano nel primo mese di gravidanza e colpiscono il cervello, la colonna vertebrale o il midollo spinale del feto.

I ricercatori dell’Edward Via College of Osteopathic Medicine (VCOM) e del Virginia Tech, negli Stati Uniti, hanno studiato l’effetto di una classe di sostanze chimiche di uso comune denominate composti di ammonio quaternario, e in particolare il cloridrato di Alchil-dimetil-benzilammonio (Adbac) e Didecildimetilammonio cloruro (Ddaa). A causa delle loro proprietà antimicrobiche e conservanti, vengono utilizzati abitualmente come disinfettanti in prodotti per la pulizia della casa, detersivi per bucato e ammorbidenti ma anche shampoo e balsamo.

I topi maschi e femmine li hanno ricevuti nel loro cibo, oltre e nell’aria che respiravano. Quindi i ricercatori hanno valutato gli embrioni al decimo giorno della gravidanza e al diciottesimo giorno, trovando che i difetti del tubo neurale erano aumentati in proporzione con l’esposizione ambientale ai prodotti chimici. Inoltre bastava esporre anche solo i maschi all’ambiente chimico-carico all’interno della stanza a causare difetti riproduttivi nella prole. Infine è stata osservata una più alta probabilità di difetti di nascita per due generazioni dopo la fine dell’esposizione.

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