Gravidanza: il fumo aumenta il rischio di avere un figlio con disturbi di condotta

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Uno studio pubblicato sul Journal of Epidemiology & Community Health da esperti della Brown University a Providence, rivela che il fumo in gravidanza moltiplica il rischio di disturbi della condotta nel nascituro e di comportamenti antisociali e violenti che compaiono già nell’adolescenza. Un altro buon motivo per smettere di fumare almeno quando si aspetta un bebè.

Gli esperti hanno confrontato il rischio di vari disturbi del comportamento di giovani seguiti fin dalla nascita e per un tempo medio di 30 anni le cui mamme avevano fumato in gravidanza e di coetanei le cui mamme non avevano fumato quando erano in dolce attesa.

Pur trattandosi solo di uno studio epidemiologico che non può provare l’esistenza di un nesso causa/effetto tra fumo in gestazione e disturbi comportamentali del nascituro, i risultati sono significativi: si è evidenziato un rischio più che triplicato di manifestare un disturbo della personalità antisociale, un rischio più che doppio di commettere atti offensivi o violenti da giovani adulti se le mamme hanno fumato in gravidanza, rispetto alle chance dei coetanei le cui mamme non hanno fumato.

I problemi si manifestano già nell’adolescenza con rischio del 30% in più di disturbi della condotta per i teenager le cui mamme hanno fumato in gravidanza.

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