Neonati: non dormire la notte non compromette lo sviluppo

Condividi:

(Reuters Health) – Secondo un recente studio canadese, i bambini che non dormono durante la notte non sembrano correre un rischio maggiore di problemi cognitivi o di sviluppo motorio,

Insegnare ai neonati a dormire durante la notte è uno dei problemi più difficili che genitori si trovano a dover affrontare; alcune ricerche suggeriscono che un sonno insufficiente può portare a una serie di problemi di sviluppo per i piccoli. Tuttavia è poco noto se lo sviluppo dei bambini sia influenzato dal numero di ore di sonno ininterrotto che dormono durante la notte.

Lo studio
I ricercatori della McGill University di Montreal e del Riviere-des-Prairies Mental Health Hospital, guidati da Marie-Helene Pennestri, hanno esaminato i dati relativi a388 coppie madre-bambino, chiedendo alle donne di riportare i loro stati d’animo e le abitudini di sonno dei figli e valutando lo sviluppo cognitivo e motorio dei bimbi a 6, 12 e 36 mesi.

I bambini che durante lo studio hanno dormito per almeno sei ore consecutive sono stati classificati come “dormienti per tutta la notte”. All’età di 6 mesi, circa il 62% delle madri ha riferito che i loro figli dormivano almeno sei ore a notte. Le femmine erano più propense a farlo rispetto ai maschi; il 70% delle bambine ha dormito tutta la notte rispetto al 56% dei bambini. A quest’età, solo il 43% delle madri ha riferito che i propri bimbi dormivano almeno otto ore a notte. Mentre le femmine erano leggermente più propense dei maschi a farlo, ma la differenza era piccola e poteva essere dovuta al caso.

L’allattamento al seno è stato associato con probabilità più basse di dormire tutta la notte.
I pediatri raccomandano alle madri di allattare esclusivamente i figli fino almeno ai sei mesi di età, per rafforzare il sistema immunitario dei bambini e ridurre il rischio di infezioni dell’orecchio e delle vie respiratorie, la sindrome della morte infantile improvvisa, allergie, obesità e diabete.

All’età di 12 mesi, il 72% dei bambini dormiva almeno sei ore e il 57% dormiva almeno otto ore a notte. Anche in questo caso il dormire meno era legato all’allattamento.
Secondo gli autori, che hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista Pediatrics, saltare un pasto notturno per incoraggiare il sonno potrebbe non essere dannoso, né per il piccolo né per la madre.

I commenti
“Il sonno, sebbene importante, non è l’unica cosa che influenza lo sviluppo del bambino – dice Jodi Mindell, direttore associato del Centro per il sonno all’ospedale pediatrico di Philadelphia e professore alla Saint Joseph’s University e coautore dello studio – Ci sono tanti aspetti che influenzano lo sviluppo a lungo termine, come la genetica, la nutrizione e le interazioni genitore-figlio.”

Fonte: Pediatrics 2018
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

Articoli correlati

Lascia un commento

*



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Nutri&Previeni © 2024