Peperoncino: un aiuto contro l’obesità!?

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shutterstock_84443431Un recettore contenuto nei peperoncini potrebbe offrire la chiave per mangiare meno, perdere peso e quindi aiutare a contrastare l’obesità. Alcuni ricercatori dell’Adelaide University in Australia hanno studiato su topi di laboratorio il meccanismo con cui il recettore chiamato TRPV1 può attivare le vie di neurotrasmissione dei segnali di sazietà dallo stomaco al cervello.

Hanno anche scoperto come le diete ad elevato contenuto di grassi possono neutralizzare i recettori stessi, inducendo a mangiare troppo. “Lo stomaco si espande quando è pieno, in questo modo si attivano i segnali che partono dallo stomaco  e comunicano col cervello nei centri di regolazione della fame e della sazietà” – spiega la responsabile della ricerca Amanda Page, del Centre for Nutrition and Gastrointestinal Diseases nell’articolo pubblicato sulla rivista PLOSOne.

“Abbiamo osservato che questa attivazione è regolata attraverso i recettori TRPV1 dei peperoncini”.   “E’ noto da studi precedenti che la capsaicina, contenuta nei peperoncini, riduca il consumo di cibo. Abbiamo scoperto che l’eliminazione dei ricettori TRPV1 smorza la risposta neurale gastrica all’espansione – con il risultato di ritardare la sensazione di sazietà e indurre al consumo di altro cibo. Quindi parte dell’effetto della capsaicina sul consumo di cibo può essere mediata attraverso lo stomaco”, aggiunge.

Nella prossima fase della ricerca, si cercherà di sviluppare una terapia di prevenzione dell’obesità usando la sostanza chimica del recettore senza l’effetto piccante. “Cercheremo inoltre di determinare perché una dieta troppo  grassa riesca  a sopprimere i recettori TRPV1 tentando il modo di neutralizzare il danno”, dichiara Page.

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