Quando si entra in travaglio? Potrà predirlo un esame del sangue

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Per la prima volta, uno studio ha trovato un modo per prevedere quando una donna incinta entrerà in travaglio analizzando un campione di sangue, La ricerca, della Stanford University School of Medicine,  su Science Translational Medicine, fa luce su come inizia il travaglio, un processo biologico che fino ad ora è stato un mistero. I risultati gettano le basi per un esame del sangue  che potrebbe dire alle donne con gravidanze sane a termine quanto sono vicine al parto.

Le stime attuali sono imprecise e riguardano un periodo di 5 settimane, 3 prima e 2 dopo la data presunta di fine della gestazione. I ricercatori si aspettano che i risultati producano un test entro i prossimi due o tre anni che i medici possano utilizzare per prevedere l’inizio del travaglio in gravidanze sane. Il metodo restringe il tempo previsto a una finestra di 2 settimane e i ricercatori si aspettano che diventerà  ancora più preciso man mano che la tecnica verrà perfezionata.

“Abbiamo trovato una transizione dalla fase di ‘gravidanza in corso’ a una fase di ‘pre-parto’ – evidenzia Ina Stelzer, autrice principale dello studio- che avviene da 2 a 4 settimane prima che la madre vada in travaglio. Identificando un nuovo modo di utilizzare il sangue materno per prevedere quando accadrà”. Lo studio ha seguito 63 donne negli ultimi 100 giorni di gravidanza, analizzando  campioni di sangue due o tre volte prima del parto. Tutte sono entrate in travaglio spontaneamente. Ogni campione di sangue è stato analizzato per 7.142 caratteristiche immunitarie metaboliche, proteiche e unicellulari. Quando sono passate alla fase pre-parto, il sangue delle donne ha mostrato picchi di ormoni steroidei come il progesterone e il cortisolo.

Il sangue ha anche mostrato livelli decrescenti di fattori che aiutano la formazione dei vasi sanguigni, probabilmente un primo passo verso l’indebolimento della connessione tra la placenta e l’utero, oltre a livelli crescenti di fattori necessari per la coagulazione del sangue, che aiutano a prevenire la perdita di sangue dopo il parto. Anche alcune proteine placentari sono aumentate. È poi emerso che vi è una messa a punto delle risposte immunitarie nel passaggio alla preparazione del travaglio. I risultati dovranno essere  validati in un  campione  di  donne più ampio.

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