Salute orale: attenzione ai falsi miti

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Anche per la salute dei denti e della bocca vi sono dei falsi miti da sfatare. Per esempio, lavarsi i denti subito dopo aver mangiato, sciacquare la bocca con l’acqua per liberarsi del dentifricio e bere succhi di frutta pensando che siano meno dannosi delle bibite gassate.

A rivelarlo è uno studio della World dental federation, condotto in 12 paesi su oltre 12mila persone, divulgato in occasione della ‘Giornata mondiale della salute orale’, che si è celebrata ieri per la prima volta anche in Italia. Per il 56% degli intervistati, lavarsi i denti appena finito di mangiare è una buona pratica, mentre i dentisti raccomandano di aspettare almeno 30 minuti. Il 68% sciacqua la bocca con l’acqua per togliere il residuo di dentifricio, ma l’indicazione è limitarsi a sputare il dentifricio in eccesso. Così la massima esposizione al fluoro è assicurata. Il 36% pensa che i succhi di frutta siano meno dannosi delle bibite gassate, mentre in entrambi i casi il livello di zuccheri è elevato e la carie in agguato.

A Roma per contribuire a sfatare i falsi miti e offrire indicazioni corrette per la salute della bocca l’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) e la sua Fondazione hanno organizzato un evento presso la sede dell’Ente nazionale previdenza e assistenza medici e odontoiatri (Enpam). “Una scarsa salute orale è stata associata a una serie di patologie tra cui il diabete, le malattie cardiovascolari, il cancro al pancreas, la polmonite, l’Alzheimer”, evidenzia Giovanni Evangelista Mancini, presidente di Fondazione Andi. Lo studio rivela anche che solo il 28% riconosce che per preservare la salute orale è importante bere alcol moderatamente. Il 66% sa di dover evitare il fumo e il 69% riconosce che troppi zuccheri sono dannosi per la salute. Il 77% sa che è una buona abitudine fare una visita dal dentista una volta l’anno, ma poi solo il 52% dichiara effettivamente di farlo. Infine, per il 67% bisogna sottoporsi a una visita dopo segnali di cattiva salute orale, ma poi solo il 42% segue le indicazioni.

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