Le ‘impronte’ del fumo restano sul DNA per oltre 30 anni

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Un nuovo studio pubblicato su U.S. Cardiovascular Genetics e condotto da un team del National Institute of Environmental Health Sciences degli Stati Uniti ha evidenziato che in una parte del Dna di chi ha fumato restano dei segni, come delle cicatrici, anche dopo 30 anni che si è smesso; sebbene la maggior parte dei geni colpiti si riprende e ‘guarisce’…

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