Vitamina D: assunzione elevata con la dieta riduce rischio menopausa precoce

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La menopausa precoce, prima dei 45 anni, colpisce circa il 10% delle donne ed è associata, oltre alla perdita della fertilità, ad un più alto rischio di malattie cardiovascolari e osteoporosi. Tuttavia un nuovo studio, pubblicato online sull’American Journal of Clinical Nutrition, dimostra che un’elevata assunzione di vitamina D è associata ad un rischio minore di menopausa precoce.

Prove di laboratorio relative alla vitamina D e ad alcuni dei meccanismi ormonali coinvolti nell’invecchiamento ovarico hanno fornito le basi per l’ipotesi. Tuttavia, nessun precedente studio epidemiologico aveva esplicitamente valutato come l’assunzione di vitamina D potesse essere correlata a un minor rischio.

I ricercatori della University of Massachusetts Amherst’s School of Public Health hanno esaminato i dati di 116.430 infermiere statunitensi che avevano tra 25 e 42 anni nel 1989, quando hanno risposto a un questionario. Da allora, per 20 anni, i questionari di follow-up hanno valutato ogni due anni i loro comportamenti di vita, le condizioni di salute e la dieta, consentendo ai ricercatori di catturare i cambiamenti nell’assunzione di nutrienti nel tempo.

In questo arco di tempo, 2.041 donne hanno sperimentato una menopausa precoce. Dopo aver esaminato diversi fattori, si è visto che la vitamina D proveniente da fonti alimentari, come il latte fortificato e il pesce grasso, era associata ad un rischio inferiore del 17% dell’insorgenza di menopausa precoce, confrontando il gruppo di assunzione più elevata a quello di assunzione più bassa.

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