Una teoria piuttosto diffusa prevede che i ragazzi facciano fatica ad alzarsi al mattino perché il loro orologio biologico è ‘in ritardo’; quindi potrebbe essere utile iniziare la scuola più tardi la mattina. Tuttavia, un recente studio ha dimostrato che ritardare l’inizio delle lezioni, non farebbe dormire meglio i ragazzi. Lo studio, destinato a deludere alunni e genitori, è stato pubblicato su Scientific Reports dalla Surrey University e l’Harvard Medical School, secondo cui l’unico modo per assicurare un buon ritmo sonno-veglia è spegnere le luci quando si va a dormire.
Per approfondire la questione, gli autori hanno elaborato un modello matematico, basato sugli studi precedenti sul tema, che tiene conto degli effetti della luce artificiale e naturale sull’orologio biologico e anche delle differenze trovate fra ‘animali notturni’ e persone che invece si svegliano presto al mattino. “Il modello matematico ha trovato però che ritardare l’inizio della scuola non ridurrebbe la carenza di sonno dei ragazzi – spiegano gli autori – La maggior parte degli ‘orologi biologici’ dei teenager si sposterebbero semplicemente in avanti, e in poche settimane alzarsi dal letto sarebbe altrettanto difficile”.
Il problema principale, aggiungono, è l’esposizione alla luce, a cui l’orologio biologico dei giovani è particolarmente sensibile. “Alzarsi più tardi al mattino fa in modo che gli adolescenti tengano le luci accese fino a tardi la sera – spiegano – Questo ritarda l’orologio biologico rendendo sempre più difficile svegliarsi al mattino”.