Una nuova indagine canadese suggerisce che l’assunzione di farmaci antidepressivi in gravidanza potrebbe duplicare il rischio di autismo del nascituro, soprattutto se avviene durante il II e il III trimestre di gestazione. Si tratta di un vasto studio condotto da Anick Bérard dell’Università di Montreal e pubblicato sulla rivista JAMA Pediatrics. Per parecchi anni i ricercatori canadesi hanno seguito lo stato di salute di oltre 145 mila bambini, dal momento del loro concepimento, fino al compimento del loro decimo compleanno.
Gli esperti hanno chiesto una serie di informazioni alle gestanti, tra cui se vi fossero casi di autismo in famiglia e se assumessero antidepressivi. Dopo la nascita lo stato di salute dei bambini è stato seguito sino al loro decimo compleanno. Nel corso del periodo di monitoraggio per oltre 1000 bambini è stata fatta una diagnosi di disturbo dello spettro autistico. E’ emerso che a sviluppare l’autismo entro il settimo compleanno sono con maggiore probabilità (+87%) i bambini le cui mamme hanno assunto antidepressivi nel II o III trimestre di gravidanza, non a caso nel periodo critico per lo sviluppo cerebrale del bambino. Il legame tra autismo e antidepressivi in gestazione resta forte anche quando si considerano tutti gli alti fattori che possono influenzare il rischio di ammalarsi, come per esempio avere uno o più fratelli maggiori a loro volta malati di autismo. Il dato non è trascurabile, sostengono gli autori, in quanto si stima che fino al 10% delle donne assuma antidepressivi in gravidanza.