Anziani: cervello invecchia più velocemente con omocisteina e poca vitamina B12

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anziani(Reuters Health) – Livelli bassi di vitamina B12 e alti di omocisteina accelerano l’invecchiamento cerebrale negli over 60, secondo un nuovo studio pubblicato su ‘Jama Psychiatry’. “Il controllo periodico dello stato della vitamina B12, inclusi i suoi indicatori funzionali come l’omocisteina e l’olotranscobalamina, è raccomandabile negli anziani a rischio demenza – sottolinea a Babak Hooshmand del Karolinska Institute di Stoccolma, autore dello studio – viL’integrazione di vitamina B12 potrebbe essere raccomandata nelle persone che presentano i segnali biochimici della carenza”.

Lo studio
Hooshmand e colleghi hanno analizzato le informazioni di un sottoinsieme dei partecipanti allo Swedish National Study on Aging and Care di Kungsholmen. Dei 501 che hanno preso parte al lavoro (età media 71 anni, 60% donne), tutti senza semenza al baseline, 299 avevano avuto una o più scansioni Mri strutturali tra il 2001 e il 2009. Usando modelli lineari misti, i ricercatori hanno trovato che i livelli più alti di vitamina B12 e di olotranscobalamina (holoTc, la parte biologicamente attiva della B12) erano associati alla diminuzione totale della perdita di volume del tessuto cerebrale (rispettivamente p<0,001 e p=0,002). L’associazione è rimasta anche dopo l’esclusione dei partecipanti che avevano assunto integratori vitaminici. Gli autori dello studio hanno anche trovato che i più alti livelli di vitamina B12 e di holoTC erano associati con una minore progressione nel liquido cerebrospinale (CSF) e “tendevano ad avere un legame con la diminuzione della perdita” di sostanza bianca.

Le evidenze
I ricercatori hanno osservato che l’aumento dei livelli di omocisteina è associato con una più veloce perdita di volume del tessuto cerebrale (p=0,02). Il legame è rimasto anche dopo l’esclusione di 30 partecipanti con demenza incidente nel follow up (p=0,01), mentre i livelli di vitamina B12 e holoTC sono stati associati con una diminuzione della perdita del volume di tessuto cerebrale (rispettivamente p=0,001 e p=0,003). Le persone con pressione sistolica maggiore di 140 mm Hg al baseline e con alti livelli di omocisteina hanno sperimentano un’importante progressione del volume dell’iperintensità della sostanza bianca (p=0,047).

“Le associazioni osservate sono state indipendenti dai comuni fattori di rischio vascolari e socio-demografici – spiegano i ricercatori – L’effetto protettivo di B12 e holoTC sembra essere presente nell’intera distribuzione”. Gli autori del lavoro mettono in guardia tuttavia “da un’interpretazione causale dei risultati”. “Livelli di vitamina B12 più bassi della media sono normali negli anziani e in base ai nostri risultati potrebbero essere associati con un’accelerata atrofia del cervello, che precede la demenza clinica – spiega Hooshmand – Pertanto, il controllo periodico dello stato della vitamina B12 che includa anche i suoi indicatori funzionali è raccomandabile negli anziani, specialmente in quelli che mostrano sintomi lievi di questa carenza”. Per l’esperto ora c’è bisogno di “trial clinici randomizzati per determinare l’importanza dell’integrazione della vitamina B12 per rallentare l’invecchiamento cerebrale negli anziani”.

Fonte: JAMA Psychiatry 2016

Larry Hand

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Nutri&Previeni)

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