Vitamina D e muscoli, salute cardiovascolare, diabete, obesità, sistema gastrointestinale, infezioni e immunità. Questi i temi trattati nel corso dell’ottava ‘International Conference on Controversies in Vitamin D’, la Consensus che riunisce oltre trenta specialisti internazionali per discutere i temi più rilevanti del dibattito scientifico attuale sulla Vitamina D e che si è tenuta a Roma dal 1 al 4 settembre. Al centro dell’agenda dunque il ruolo della vitamina D quale ormone pleiotropico, che agisce su più organi e tessuti, nei contesti extrascheletrici.
“In quanto ormone pleiotropico, la Vitamina D agisce in tanti ambiti – spiega Andrea Giustina, ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Università Vita-Salute San Raffaele, primario dell’Unità di Endocrinologia all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e presidente del congresso insieme con John P. Bilezikian della Columbia University, New York – ma non abbiamo documenti di consenso sul suo ruolo extrascheletrico. Questo meeting, che raccoglie le straordinarie competenze dei massimi esperti mondiali, intende stimolare una discussione in merito, e un auspicabile consenso su quelle azioni che la Vitamina D svolge extra-osso e che hanno un’importanza clinica non trascurabile”.
Tra i temi, gli effetti della Vitamina D sul muscolo, i contesti cardiovascolari in cui la Vitamina D può entrare in gioco, quali ipertensione, scompenso cardiaco, cardiochirurgia e cardiopatia ischemica, e il suo ruolo nel ridurre la progressione da pre-diabete a diabete. “Quanto all’obesità – prosegue Giustina – è risaputo che essa sia causa di resistenza alla Vitamina D e ipovitaminosi D; non è, invece, altrettanto noto che la carenza di Vitamina D può a sua volta causare un peggioramento dell’adiposità corporea. Più in generale, c’è una stretta interazione tra sistema gastrointestinale e Vitamina D, che permette l’assorbimento del calcio proprio a livello intestinale”.