Expo: iodoprofilassi e alimentazione per la tiroide

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shutterstock_133427876Il sale iodato è il miglior alleato per la salute della tiroide. Lo ha spiegato a Expo l’endocrinologa Dominique Van Doorne, relatrice dell’incontro ‘Iodoprofilassi e alimentazione’, promosso dal Ministero della Salute nell’ambito dell’iniziativa “Me and We – Women for Expo”.

“Lo iodio si mangia, non si respira, per cui l’unico modo per assumerlo è tramite la nostra dieta”, ha spiegato l’esperta. Una dieta equilibrata (con 2 porzioni di pesce a settimana, latte tutti i giorni e un po’ di formaggio) garantisce però poco più della metà del fabbisogno giornaliero di iodio (90 microgrammi nei bambini fino a 6 anni, 120 in età scolare e 150 negli adulti).

E’ per questo che l’assunzione di sale iodato è indispensabile. “E’ un alimento poco costoso, che permette di assumere le giuste quantità di iodio a tutti – ha spiegato Van Doorne -. La iodoprofilassi è quindi semplice da attuare, poco costosa, molto efficace e ha un alto impatto sociale”. Nel corso degli anni, ha infatti permesso di prevenire patologie come lo scarso rendimento scolastico e il rallentamento della crescita nei bambini, i danni psico-neurologici permanenti nel feto, senza dimenticare il gozzo e l’ipotiroidismo congenito.

“Purtroppo, però, solo il 55% degli italiani compra sale iodato – ha detto l’esperta -. Questo perché la legge n.55 del 21 marzo 2005, che obbliga i negozi a distribuire sale iodato e di vendere quello non iodato solo su specifica richiesta del consumatore, non viene ancora rispettata da tutti i supermercati. Puntiamo a fare sempre maggiore informazione, affinché si arrivi quanto prima ad almeno il 90%”.

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