Gravidanza: l’importanza dei cereali integrali

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shutterstock_285689975Il Nestlé Research Center in collaborazione con il Consorzio Internazionale EpiGen (che coinvolge i principali ricercatori di epigenetica con sede in Nuova Zelanda, Singapore e Regno Unito) ha realizzato la prima analisi completa in merito all’assunzione di cereali integrali tra le donne incinte.
Pubblicata dall’Asia Pacific Journal of Clinical Nutrition, l’indagine ha coinvolto un campione di circa 1.000 future mamme provenienti dalla città di Singapore. I risultati hanno rilevato un consumo nettamente inferiore a quanto consigliato dalle linee guida internazionali con potenziale rischio di sviluppo del diabete gestazionale.

L’analisi ha infatti dimostrato che solo il 30% di queste consumava cereali integrali, in maniera però ancora scarsa. L’assunzione giornaliera media, infatti, risultava di appena 23.6 grammi, quantità inferiore a quella raccomandata dal Singapore Health Promotion Board. Studi precedenti hanno suggerito che una dieta ricca di cereali integrali potrebbe migliorare il metabolismo del glucosio, riducendo così il rischio di diabete mellito gestazionale. Questa patologia che è strettamente connessa all’aumento delle probabilità di parto cesareo, registra i tassi di casistica più alti proprio a Singapore. “Capire e migliorare la nutrizione delle future mamme e dei neonati durante i primi 1.000 giorni di vita è una priorità per il Nestlé Research. La nostra partnership con EpiGen sta contribuendo a migliorare la nostra comprensione di come la dieta e gli stili di vita delle donne in gravidanza possano influenzare non solo la salute delle future mamme, ma anche la crescita e lo sviluppo dei figli”, ha dichiarato Thomas Beck, Direttore del Centro di Ricerca Nestlé.

Proprio ai primi 1000 giorni di vita Nestlé dedica un’area della mostra interattiva FEED YOUR MIND!, allestita nel Padiglione svizzero in EXPO. In questa sezione vengono svelate tutte le tappe che portano allo sviluppo dei sensi e del cervello oltre a evidenziare l’importanza della nutrizione dal concepimento ai primi due anni di età. Inoltre, viene proposta una novità scientifica sino ad oggi poco discussa tra il grande pubblico: l’epigenetica, la scienza che studia come l’ambiente, compresa la dieta, possano portare ad alterazioni (con potenziali implicazioni sulla salute), nel DNA e in quello delle generazioni future. La mostra interattiva invita i visitatori a scoprire quali e quanti nutrienti sono importanti per la salute (in gravidanza e in generale nella vita) e rappresenta un’occasione unica per saperne di più sul cibo e sull’affascinante combinazione fra sensi, mente e corpo.

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