Il resveratrolo ritorna alla ribalta contro raffreddore e influenza

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Il resveratrolo, sostanza antiossidante contenuta nella buccia dell’uva rossa, torna alla ribalta per la sua attività antivirale, una nuova proprietà benefica che aiuterebbe a contrastare il raffreddore e l’influenza, come sostiene Paola Mastromarino, microbiologa e virologa dell’Università Sapienza di Roma. Questa sostanza infatti era già nota per gli effetti contro alcuni fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, anche utilizzata in cosmetica come sostanza anti-aging, successivamente accreditata di effetti antinfiammatori (e anticancro).

Spiegano gli esperti
Secondo la microbiologa diversi studi clinici avrebbero dimostrato un effetto di “inibizione della replicazione di rhinovirus, virus dell’influenza e virus respiratorio sinciziale”. In particolare, il resveratrolo ridurrebbe “la sintesi di molecole pro-infiammatorie indotte dall’infezione, che sono le principali responsabili dei sintomi associati alle infezioni virali delle vie respiratorie”.

E si tratta di effetti che potrebbero essere sfruttati, secondo Lorenzo Drago, microbiologo dell’Università di Milano, per evitare il troppo facile ricorso agli antibiotici (con l’effetto di creare antibiotico-resistenze), almeno quando non vi è la certezza che all’infezione virale si sia sovrapposta una infezione batterica. Per Mastromarino il resveratrolo “impedisce al virus di moltiplicarsi compromettendo le cellule cigliate della mucosa nasale e aprendo così la strada alle infezioni batteriche” che, queste sì, necessitano di terapia antibiotica.

Recentemente è stato realizzato un ‘presidio medico’ (non un farmaco) a base di resveratrolo che, utilizzato sotto forma di gocce o di spray nasale, potrebbe avere appunto un’azione antivirale. E potrebbe essere utile, poiché le infezioni respiratorie “sono la maggior causa di malattia nel mondo e sono responsabili del 18% dei casi di morte nei bambini con meno di 5 anni”, sostiene Michele Miraglia Del Giudice, pediatra e allergologo presso la Seconda Università di Napoli. Secondo il pediatra, causano l’80% delle visite pediatriche: il 25% dei bambini entro il primo anno di vita e il 18% di quelli con età compresa fra 1 e 4 anni sono affetti da infezioni respiratorie ricorrenti, in genere non gravi ma con un elevato impatto sulla qualità di vita del bambino e dei genitori, che si ritrovano a fare i conti con assenze da scuola e dal lavoro fino a 10-12 volte l’anno, quasi una volta al mese.

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