Ipertensione arteriosa: si contrasta con avocado, spinaci e banane

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Forse non tutti sanno che per far scendere la pressione del sangue, oltre a diminuire l’apporto di sale, è bene aumentare i livelli di potassio e per questo bisogna consumare i cibi che ne sono ricchi, come avocado, spinaci, patate dolci, fagioli, banane e persino il caffè. E’ quanto emerge da una ricerca della Keck School of Medicine della University of Southern California, pubblicata su American Journal of Physiology – Endocrinology and Metabolism.

Per arrivare a questo risultato sono stati revisionati studi precedenti che avevano come focus gli effetti del potassio e del sodio nella dieta per l’ipertensione. “Diminuire l’apporto di sodio è un modo ben consolidato per abbassare la pressione sanguigna – evidenzia Alicia A. McDonough, autrice della ricerca – ma l’evidenza suggerisce che aumentando il potassio nella dieta si può avere un effetto altrettanto importante sull’ipertensione. Nella tipica dieta occidentale – aggiunge – l’apporto di sodio è alto e l’assunzione di potassio è bassa. Questo aumenta notevolmente la probabilità di sviluppare l’ipertensione”.

Secondo la studiosa quando il potassio è basso per mantenere il giusto equilibrio l’organismo mette in atto la ritenzione di sodio per trattenerlo, una condizione simile a ciò che si verifica seguendo una dieta ad alto contenuto di sale.

Ma quanto potassio dovremmo consumare? Secondo un report del 2004 – ricorda McDonough – almeno 4,7 grammi al giorno per abbassare la pressione sanguigna, smussare gli effetti del sodio nella dieta e ridurre il rischio di calcoli renali e perdita di massa ossea. Ad esempio, il consumo di oltre metà di una tazza da colazione di fagioli neri può aiutare a raggiungere, da solo, il 50% dell’obiettivo giornaliero.

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