MIND: la dieta giusta per preservare la “mente”

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shutterstock_72070897Seguire rigorosamente la dieta MIND (Diet Intervention for Neurodegenerative Delay)  potrebbe rallentare il declino cognitivo tipico dell’invecchiamento, anche se non si è a rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer.

La scoperta, pubblicata online sulla rivista Alzheimer’s & Dementia, va ad aggiungersi a un precedente studio dello stesso gruppo di ricerca che ha scoperto che la dieta MIND (che in italiano significa proprio MENTE) può ridurre il rischio di una persona di sviluppare la malattia di Alzheimer.

Il recente studio dimostra che gli anziani che hanno seguito la dieta MENTE più rigorosamente hanno mostrato un equivalente delle funzioni cognitive di 7,5 anni più giovane di quelli che hanno seguito la dieta con meno rigore. Come suggerisce il nome, la dieta MIND è un ibrido tra la dieta Mediterranea e la DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension). Entrambe hanno mostrato di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, come ipertensione, infarto del miocardio e ictus.

Martha Clare Morris, del Rush University Medical Center (Chicago, Illinois) e colleghi hanno valutato il cambiamento cognitivo per un periodo di 4,7 anni tra i 960 gli anziani che erano liberi da demenza al momento dell’arruolamento. I partecipanti avevano un’età media  di 81,4 ed erano già stati reclutati  per il Rush Memory and Aging Project,  uno studio sui residenti in più di 40 comunità di pensionati e anziani che vivono in unità abitative pubbliche nella zona di Chicago.

Per aderire e trarre beneficio dalla dieta MIND, spiegano gli autori, una persona avrebbe bisogno di mangiare almeno 3 porzioni di cereali integrali, un legume verde e un altra verdura ogni giorno – insieme a un bicchiere di vino, uno spuntino a base di noci, mangiare fagioli o legumi a giorni alterni, mangiare pollame e frutti di bosco, almeno due volte a settimana e pesce almeno una volta alla settimana.

Inoltre, lo studio ha rilevato che per evitare gli effetti devastanti del declino cognitivo, si deve limitare l’assunzione di cibi non sani, in particolare burro (<1 cucchiaio al giorno), dolci e pasticcini, formaggio grasso, e fritti o fast food (<1 settimana).

I frutti di bosco (mirtilli) sono l’unico frutto in particolare ad essere inclusi nella dieta MIND. “I mirtilli sono uno degli alimenti più potenti in termini di protezione del cervello”, ha detto la Morris. Le fragole hanno ottenuto buoni risultati in studi precedenti sugli effetti del cibo sulla funzione cognitiva.

“La dieta MIND prevede una modifica della dieta Meditteranea e della DASH per privilegiare gli alimenti e i nutrienti indicati in letteratura per essere associati con la prevenzione della demenza”, ha concluso la dottoressa Morris. “C’è ancora una grande quantità di studi che dobbiamo fare in questo campo, e mi aspetto ulteriori modifiche sulla dieta e i suoi effetti sul cervello.”

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