Obesità: gli italiani? Sedentari, poca frutta e verdura, troppa tv

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obesità junk foodQuali sono i maggiori colpevoli dell’obesità in Italia e nel mondo occidentale? La risposta è semplice. Troppe ore davanti al televisore, un’alimentazione povera di frutta, verdura, cereali, pesce, legumi, ma ricca di zuccheri e grassi. E’ questo l’insieme di comportamenti che conduce al sovrappeso prima e all’obesità poi, e che interessa moltissimi italiani, come risulta da un’indagine condotta dagli esperti dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano su un campione di 5.000 italiani adulti, distribuito su tutte le regioni italiane. E’ un campione “non scientificamente rappresentativo della comunità nazionale, ma comunque ad esso assimilabile”, dice Michela Barrichella, responsabile medico per la Dietetica e Nutrizione clinica del Centro Parkinson di Milano.

I risultati dell’indagine
Dall’indagine, condotta in occasione della prossima Giornata mondiale dell’obesità – che cadrà il 21 maggio – emerge una situazione italiana di grave squilibrio alimentare. Il 38,7% del campione “non mangia due porzioni di verdura al giorno”, cattiva abitudine prevalente nel maschio (45% rispetto 32%). Il 27% degli intervistati non mangia due porzioni di frutta al giorno e il 45% non mangia due volte a settimana il pesce; i cereali integrali non sono utilizzati dal 65% degli intervistati e il 56% di questi sono uomini e donne in sovrappeso o obesi. Inoltre, il 10% non fa la prima colazione, il 20% mangia davanti alla Tv o al Pc, il 25 % ha l’abitudine all’aperitivo quasi sempre accompagnato dal buffet.I

Troppo tempo davanti alla tv e ai vidoegiochi
Il pasto completo ed equilibrato (primo e secondo con le verdure e la frutta) è fatto solo dal 16% degli intervistati a cena e il 10% a pranzo. Ma il dato più evidente è che il 43% del campione passa quotidianamente 3 o più di 4 ore davanti alla televisione o ai giochi elettronici; l’attività in casa è minima, meno di 1 ora al giorno nel 50% degli intervistati (nel 66% degli uomini). Se si considera l’attività lavorativa emerge che chi ha un lavoro sedentario (50% degli intervistati) ha un indice di massa corporea più elevato, e il 50% dei sedentari è sovrappeso. La tendenza al sovrappeso e obesità aumenta per chi è disoccupato o senza lavoro, oppure in pensione.

Nel mondo sono 641 milioni le persone obese o in sovrappeso, come riferisce il recente studio pubblicato su The Lancet, che ha coinvolto l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e oltre 700 ricercatori nel mondo. Un aumento vertiginoso se si pensa che nel 1975 le persone obese nel mondo erano 105 milioni. Un’evidenza che ha portato i ricercatori alla definizione ‘epidemia di obesità’, cui è interessato il 13% della popolazione mondiale adulta.

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