Parto cesareo: dagli anni ’60 bambini più grandi, ma mamme con lo stesso bacino

Condividi:

L’evoluzione della specie umana, negli ultimi decenni, va verso bambini più ‘grossi’ alla nascita, forse perché più sani, ma le dimensioni del bacino delle mamme non vanno di pari passo. Ovvero, la tendenza attuale all’aumento dei parti cesarei sta modificando l’evoluzione, permettendo la sopravvivenza di donne con il bacino più stretto che altrimenti sarebbero morte di parto, cioè senza poter trasmettere il loro patrimonio genetico. Lo affermano i ricercatori dell’Università di Vienna in uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), secondo cui il numero di bambini troppo grandi per un parto naturale è destinato ad aumentare.

Lo studio
I ricercatori hanno applicato un modello matematico ai dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da altre ricerche sulle dimensioni dei bambini, trovando che l’introduzione del cesareo ha di fatto eliminato la ‘pressione evolutiva’ sulle mamme. Il risultato è che se negli anni ’60 nascevano 30 bambini ogni mille che erano troppo grandi per potere attraversare il canale del parto, oggi sono 36 su mille, e il numero è destinato ad aumentare.”Le donne con un bacino molto stretto non sarebbero sopravvissute al parto 100 anni fa e non avrebbero trasmesso i propri geni. Il nostro intento non è criticare la procedura chirurgica del parto cesareo – precisano gli autori – ma solo evidenziarne gli effetti sull’evoluzione. La tendenza continuerà nel futuro anche se molto difficilmente si arriverà a un momento in cui saranno necessari più cesarei che parti naturali”.

Articoli correlati

Lascia un commento

*



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Nutri&Previeni © 2024