I “baby boxes” aiutano le mamme a far dormire sonni sicuri ai bebè

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(Reuters Health) – La condivisione dei letti è un fattore di rischio chiave per la sindrome da morte infantile improvvisa (SIDS), secondo l’American Academy of Pediatrics (AAP).
Per un sonno più sicuro, l’AAP raccomanda alle mamme la condivisione della camera senza la condivisione del letto, oltre all’utilizzo di un materasso fisso, allattare il bambino al seno, metterlo di schiena per dormire, nella baby box o una culla senza coperte, senza cuscini e qualsiasi altro articolo morbido. Ovviamente bisogna evitare  l’esposizione al fumo, all’alcool e ai farmaci.

La premessa
Un sondaggio su 1.200 neomamme statunitensi, condotto da Megan Heere dell’Hospital Temple University di Philadelphia, ha rilevato che le donne che hanno ricevuto informazioni di questo tipo quando erano ancora in ospedale, hanno meno probabilità di condividere il letto con il neonato, mentr coloro che non hanno avuto a disposizione un posto per dormire con i loro bambini appena nati, mostravano un rischio  aumentato di incorrere in un ‘sonno pericoloso’.

Il programma
Per affrontare queste questioni, Heere e il suo team hanno sviluppato il programma Sleep Awareness Family Education at Temple (SAFE-T), che comprende una formazione faccia a faccia con l’aiuto degli infermieri ed è basato sulle linee guida per la sicurezza del sonno dell’AAP e comprende una baby box confezionata con pannolini, salviette, abbigliamento e altri accessori per bambini. Per capire se il rischio di sindrome di morte improvvisa era ridotto dal programma SAFE-T, i ricercatori hanno esaminato 2.763 coppie di madri e neonati dopo la dimissione dall’ospedale nel 2015 e nel 2016. A tre giorni dalla dimissione, le madri sono state intervistate sull’ambiente nel quale dormiva il loro bambino. E in seguito i ricercatori hanno confrontato le risposte dell’indagine prima e dopo l’introduzione del programma SAFE-T e della distribuzione delle baby box nel 2016. I risultati sono stati presentati al Pediatric Academic Societies Meeting di San Francisco, dove Heere ha riferito che prima dell’introduzione del programma SAFE-T, il 6.5% delle madri ha riferito di condividere il letto, contro il 4,7% di coloro che hanno partecipato a SAFE-T. Si è anche evidenziato che per le madri che hanno alimentato esclusivamente al seno i loro figli, il tasso di co-sleeping è stato 11,3% prima dell’intervento SAFE e 5,9% in seguito. Inoltre, il 57% delle mamme che avevano tenuto in braccio i loro bambini e hanno usato poi la baby box ha detto che la scatola ha reso l’allattamento al seno più facile. La maggior parte delle madri che hanno ricevuto una scatola per bambini ha riferito di usarla come punto di sonno secondario per il loro neonato, mentre il 12% ha utilizzato la ‘scatola per neonati’ come spazio principale per il sonno del bambino.

Fonte: Pediatric Academic Societies 2017

Anne Harding

(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Nutri e Previeni)

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