Raffreddore: i rimedi della nonna

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Un brodino caldo, tanto riposo, gargarismi per alleviare il mal di gola e rimanere ben idratati. Contro il raffreddore i rimedi casalinghi, quelli che tutte le nonne almeno una volta hanno cercato di farci fare, funzionano. A rivelarlo sono gli esperti della Mayo Clinic.

Secondo gli esperti, non servirebbero gli antibiotici ed sarebbe meglio evitare i medicinali da banco per tosse e raffreddore nei più piccoli. Quando si prende il raffreddore, ci si può aspettare di stare male da una a due settimane, ma con degli accorgimenti si può stare un po’ meglio. Per l’idratazione sì ad acqua, succo, acqua tiepida e limone o con il miele, no invece a caffè, alcol e bevande con caffeina. Quando si sta male, poi, c’è bisogno di riposo, mentre fare dei gargarismi con acqua e sale (un quarto o mezzo cucchiaino di sale per 25 cl d’acqua) può servire ad alleviare il mal di gola.

I più piccoli potrebbero non essere in grado di farli, quindi si può optare per uno spray; attenzione invece a caramelle o pastiglie se i bimbi hanno meno di 4 anni, perché potrebbero provocare il rischio di soffocamento. Gocce e spray nasali salini da banco possono aiutare ad alleviare la congestione. Nei neonati, gli esperti raccomandano di mettere diverse gocce in una narice, e poi delicatamente aspirare con una siringa apposita.

Nell’elenco dei rimedi inefficaci vi sono gli antibiotici, che attaccano i batteri, ma non sono di aiuto contro i virus del raffreddore. E tra i rimedi alternativi? Per quanto riguarda la vitamina C sembra che prenderla non aiuti a prevenire il raffreddore. Tuttavia, l’assunzione prima dei sintomi può abbreviarne la durata. Può essere di aiuto a quanti sono ad alto rischio a causa di esposizioni frequenti, ad esempio i bambini che frequentano l’asilo nido. Sul fatto invece che l’echinacea prevenga o accorci i raffreddori i risultati sono contrastanti: in ogni caso sembra essere più efficace se la si prende quando si notano i sintomi, per 7-10 giorni. Sembra essere sicura per gli adulti sani, ma può interagire con molti farmaci, quindi meglio chiedere al medico.

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