Tuo figlio ti confessa una marachella? Meglio reagire positivamente

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Da una ricerca dell’Università del Michigan e di quella del Maryland, pubblicata su Journal of Experimental Child Psychology emerge che quando un bimbo confessa ai genitori una marachella è meglio reagire positivamente. In pratica è meglio fargli capire che ha fatto bene a farlo, anche se in vista c’è poi una punizione. I piccoli infatti sono più inclini a confessare le loro colpe se i genitori accolgono positivamente questo loro gesto.

Lo studio
I ricercatori hanno preso in esame 48 bambini, di età variabile dai 4 ai 9 anni. I piccoli hanno ascoltato delle storie che implicavano delle marachelle e due tipi di atteggiamenti: quello di confessare o mentire sull’averle commesse. Poi gli studiosi hanno chiesto loro quali sentimenti associassero alla confessione e al raccontare menzogne: ne è emerso che i bimbi più piccoli, dai 4 ai 5 anni, associavano con più frequenza emozioni positive all’atto di mentire e negative a quello di confessare, mentre i più grandi, dai 7 ai 9 anni, associavano il senso di colpa con la menzogna e la positività con la confessione. In più, i bimbi che si aspettavano reazioni positive dei genitori verso la confessione secondo quanto riportavano proprio mamma e papà erano più inclini a non mentire nella vita reale, rispetto a coloro che invece temevano una reazione negativa.

“Come genitori, si potrebbe non essere contenti di quello che il bambino ha fatto, ma se si vuole mantenere una linea di comunicazione aperta col proprio figlio si può provare a mostrargli che si è felici che ne abbia parlato” evidenzia Craig Smith, uno degli autori della ricerca.

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