Adolescenti: chi vuole restare sempre in forma vada a letto presto

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shutterstock_194882456Gli adolescenti e i giovani adulti che vanno a letto tardi, durante la settimana, hanno più probabilità di aumentare di peso, rispetto ai loro coetanei che “vanno a letto con le galline”, secondo i risultati di un nuovo studio della Berkeley University of California, pubblicato sulla rivista Sleep,  che suggeriscono una possibile correlazione tra i tempi del sonno e l’indice di massa corporea (IMC – Body Mass Index – BMI in inglese).

I ricercatori della Berkeley hanno analizzato i dati longitudinali relativi a una coorte rappresentativa a livello nazionale di oltre 3.300 adolescenti e giovani adulti, e hanno scoperto che per ogni ora di sonno persa, i partecipanti hanno guadagnato 2,1 punti del BMI. Questo aumento è avvenuto all’incirca nel corso di un periodo di cinque anni. Inoltre, l’esercizio fisico, il tempo trascorso a guardare la TV, e il numero di ore che dormivano, non hanno attenuato l’aumento del BMI.

“Questi risultati evidenziano che, per gli adolescenti, regolare l’orario in cui coricarsi, non solo il tempo totale trascorso dormendo, potrebbe essere un potenziale bersaglio per il controllo del peso nel periodo di transizione verso l’età adulta”, ha detto Lauren Asarnow, autrice leader dello studio e studentessa di dottorato presso la UC Berkeley’s Golden Bear Sleep and Mood Research Clinic.

I ricercatori hanno utilizzato i dati dello studio di sorveglianza noto come National Longitudinal Study of Adolescent Health, che ha monitorato le influenze sulla salute dei comportamenti degli adolescenti degli Stati Uniti dal 1994. Concentrandosi su tre periodi di tempo (l’inizio della pubertà, gli anni dell’età universitaria e gli anni della giovinezza), hanno analizzato e confrontato gli orari (autoriferiti) in cui i giovani dormivano, e hanno calcolato il loro indice di massa corporea in base alla loro altezza e al peso, dal 1994 al 2009.

I sondaggi mostrano che molti adolescenti non rispettano le nove ore di sonno a notte raccomandate, e segnalano spesso problemi per restare svegli a scuola. Va ricordato che nel ritmo circadiano umano, che regola le funzioni fisiologiche e metaboliche, dopo al pubertà, caratteristicamente viene posticipato il ciclo della durata del sonno.

“I risultati dello studio suggeriscono, quindi, che gli adolescenti che vanno a letto presto, avranno “impostato il loro peso su un percorso sano che emergerà in età adulta” – ha concluso Asarnow.

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