La dieta mediterranea, ricca di frutta, può aver un ruolo nella riduzione dell’accumulo di beta-amiloide nel cervello, proteina che caratterizza la malattia di Alzheimer. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Translational Psychiatry, rivista del gruppo Nature. Precedenti studi hanno dimostrato come la dieta mediterranea, ricca di olio d’oliva, pesce, cereali, frutta e verdura, abbia effetti benefici in termini di memoria.…
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Rischio Alzheimer: la forma fisica fa la differenza
Una buona forma fisica preserva dal rischio di Alzheimer. Secondo un nuovo studio svedese le donne di mezza età che si mantengono in allenamento abbattono il rischio di sviluppare la malattia dal 25 al 90%. L’analisi della Gothenburg University, pubblicata sulla rivista americana Neurology, è particolarmente significativa in quanto emerge da una indagine su vasta scala, che ha seguito 191 donne…
LeggiAlzheimer: estratto di zafferano in aiuto
In uno studio italiano l’estratto di zafferano ha mostrato un potenziale effetto anti-Alzheimer. Infatti, sarebbe in grado di favorire la degradazione della proteina tossica beta-amiloide (che resta la principale indiziata tra le cause della malattia) in cellule di pazienti studiate in provetta. Inoltre è risultato in grado di attivare l’enzima degradativo catepsina B, rendendolo più efficiente. E’ quanto osservato da…
LeggiAlzheimer: il decorso rallenta con un mix di nutrienti “da bere”
Sembra che assumere ogni giorno una bevanda particolarmente ricca di alcuni nutrienti noti per i loro effetti positivi (acidi grassi omega-3, vitamine del gruppo B, antiossidanti etc.) – possa rallentare il declino mentale nei malati di Alzheimer e quindi di fatto frenarne l’inesorabile decorso. Lo rivela una sperimentazione su 311 pazienti con Alzheimer in fase precoce (con accertato lieve declino…
LeggiEstratto di tè verde: un aiuto contro l’Alzheimer
E’ stata trovata nel tè verde una sostanza antiossidante – la epigallocatechina – che sembra poter bloccare lo sviluppo dell’Alzheimer, impedendo la formazione delle placche di sostanza beta amiloide che giocano un ruolo chiave nella genesi della malattia. Lo rivela una ricerca di Giuseppe Melacini della McMaster University in Canada, apparsa sul Journal of the American Chemical Society. Lo studio…
LeggiRischio Alzheimer aumenta in menopausa
Il declino degli ormoni femminili (estrogeni) che si verifica in menopausa si accompagna ad una riduzione del volume cerebrale che potrebbero aumentare il rischio di ammalarsi di Alzheimer. Lo rivela una ricerca condotta dall’italiana Lisa Mosconi presso la Cornell University e pubblicata sulla rivista PLoS One. L’esperta ha visto che la menopausa si accompagna alla perdita di un elemento neuroprotettivo…
LeggiRischio demenza: possibile difesa dal magnesio in equilibrio nel sangue
Una ricerca pubblicata sulla rivista Neurology ha evidenziato che, a concentrazioni plasmatiche troppo alte o troppo base, il magnesio è associato a rischio di demenza. Un equilibrato apporto di magnesio con la dieta dunque (mangiando ad esempio spinaci, mandorle, soia, fagioli neri, yogurt, avocado, cereali integrali etc) o, al bisogno, con integratori specifici, potrebbe un giorno divenire una raccomandazione di…
LeggiStudio italiano: olio d’oliva protegge dall’Alzheimer
Attivando dei meccanismi protettivi intracerebrali, il consumo abituale di olio extravergine d’oliva potrebbe proteggere il cervello dal declino mentale e dall’Alzheimer. Lo rivela una ricerca condotta da italiani e pubblicata sulla rivista Annals of Clinical and Translational Neurology. Coordinato da Domenico Praticò della Lewis Katz School of Medicine presso la Temple University, lo studio ha visto anche la collaborazione di…
LeggiAlzheimer: un aiuto dalla menta?
Secondo quanto suggerisce uno studio pubblicato sul Journal of Functional Foods proveniente dalla Charles Sturt University in Australia estratti di menta potrebbero avere un ruolo nella lotta all’Alzheimer. Forse non tutti sanno che la menta è un’erba tradizionalmente associata a effetti positivi sulla memoria. Ebbene gli esperti australiani hanno testato diversi tipi di menta in laboratorio per scoprire se la…
LeggiUva: due porzioni al giorno per contrastare l’Alzheimer
Pare che una dieta ricca di uva possa aiutare a prevenire l’Alzheimer. Consumandola due volte al giorno per sei mesi, infatti, si ridurrebbe il declino metabolico di aree del cervello correlate a questa malattia, specie nelle persone con un decadimento precoce della memoria. E’ quanto emerge da una ricerca pilota, finanziata dalla California Table Grape Commission e condotta dall’Università della…
LeggiCervello: carenza di zucchero favorisce insorgenza di demenza
Uno studio pubblicato sulla rivista Translational Psychiatry e coordinato da Domenico Praticò, della Lewis Katz School of Medicine presso la Temple University (LKSOM) insieme con Elisabetta Lauretti e Antonio Di Meco ha evidenziato sui topi un meccanismo cruciale alla base dell’insorgenza della demenza. La carenza di zucchero (anche piccoli episodi di carenza di zucchero che si ripetono tante volte nel tempo)…
LeggiRischio Alzheimer in agguato con carenza precoce di vitamina A
Secondo quanto suggerisce uno studio condotto su topi da ricercatori della University of British Columbia e pubblicato sulla rivista Acta Neuropathologica, una lieve carenza di vitamina A in utero o subito dopo la nascita, potrebbe avere effetti negativi per il cervello generando lentamente un maggior rischio di Alzheimer per il futuro. Gli esperimenti Nell’ambito dello stesso studio i ricercatori canadesi…
LeggiAlzheimer: un aiuto dalla cicoria?
Come dimostra un esperimento su topi pubblicato online sul FASEB Journal, rivista della Federazione delle Società Americana per la Biologia Sperimentale, una sostanza presente nella cicoria potrebbe contribuire a ridurre i problemi di memoria associati all’Alzheimer e forse anche ad altre malattie neurodegenerative. Si tratta dell’acido cicorico, un principio attivo contenuto nella cicoria, ma che si trova anche nella lattuga e…
LeggiSmog urbano. Nanoparticelle di ferro accumulate nel cervello
Il ferro in particolare, ma anche altri metalli contenuti nei gas di scarico delle auto che vengono respirati, possono raggiungere il cervello. A rivelarlo è stato uno studio dell’Università di Lancaster pubblicato dalla rivista Pnas. Lo studio I ricercatori hanno analizzato campioni di tessuto cerebrale di 37 persone, 29 abitanti di Città del Messico, una delle città più inquinate al mondo,…
LeggiDemenza: pronta guida pratica per preservare le funzioni mentali
“Promuovere il benessere nella persona con demenza. Una guida pratica per la stimolazione cognitiva ad uso del familiare e del caregiver” è il titolo e la finalità di un nuovo libro pensato per aiutare i pazienti con demenza a contrastare la perdita di memoria e altre funzioni mentali, rallentando il decorso della malattia. Il libro (Franco Angeli editore) propone 150 pagine…
LeggiToxoplasmosi: aumenta rischio malattie neurodegenerative
Alcuni ricercatori della University of California-Riverside, in un articolo pubblicato su PLOS Pathogens, hanno evidenziato il meccanismo con cui la toxoplasmosi, un’infezione parassitaria spesso sottostimata, può causare un accumulo anomalo di glutammato nel cervello, innescando, in individui predisposti, malattie neurodegenerative, come Alzheimer, Parkinson e Sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Lo studio sui topi Anemia, febbre, ingrossamento dei linfonodi e del fegato…
LeggiIn arrivo un mix vitamine e minerali contro invecchiamento neurocerebrale
E’ stata ideata una miscela di vitamine e minerali che potrebbe aiutare a prevenire o addirittura a curare l’invecchiamento del cervello. Il composto ha già dimostrato effetti impressionanti su topi con una forma gravissima di declino cognitivo comparabile al morbo di Alzheimer. La “ricetta” messa a punto da scienziati canadesi della McMaster University, a base di vitamine B, C e D,…
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