Cambiare le abitudini del bimbo potrebbe alterare il sonno

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(Reuters Health) – Passare da un asilo all’altro durante il giorno quando il bimbo è abituato a stare in una struttura altererebbe la capacità di addormentarsi in tranquillità e favorirebbe continui risvegli notturni. La stabilità, anche a livello di strutture di accoglienza per l’infanzia, aiuterebbe i bambini a dormire meglio, mentre il cambiamento non concilierebbe un sonno tranquillo. A ipotizzarlo è stata una ricerca coordinata da Jen-Hao Chen della Howard University di Washington. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Sleep Health.

Lo studio
Chen e colleghi hanno analizzato i dati di un’indagine australiana fatta su 3.400 bambini, le cui madri hanno risposto a un questionario quando i figli avevano nove mesi e poi due anni e mezzo di età. Le domande riguardavano quanto tempo trascorrevano i bambini negli asili, il tempo che passavano con i parenti e quello che trascorrevano con persone estranee alla famiglia, nonché l’utilizzo di diverse strutture di accoglienza per l’infanzia. Tra i bambini che frequentavano l’asilo sia da neonati che nell’infanzia, il sonno non sembrava essere influenzato da questo, a patto che il bambino stesse nella stessa struttura. Ugualmente, i bambini che erano abituati ai cambi di struttura non avevano un maggior rischio di una durata inferiore del sonno, di soffrire di sonno inquieto o di svegliarsi durante la notte. Mentre i problemi di sonno erano evidenti soprattutto in quei bimbi abituati che passavano da una singola sistemazione a sistemazioni multiple durante la giornata. “I primi tre o cinque anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo di un sonno continuativo e consolidato nei bambini”, ha dichiarato Chen, che spera che questi risultati aumentino la consapevolezza dei genitori su come sistemare i propri figli. “I genitori prendono in considerazione molti fattori, come costi, infrastruttura, posizione e qualità dell’assistenza per l’infanzia, mentre il sonno non è considerato come un problema importante”, ha dichiarato.

I consigli degli esperti
Per aiutare i bambini a dormire, ha dichiarato Rashid, non c’è una formula adatta a tutti ma è importante ridurre il tempo davanti agli schermi TV o computer prima di andare a letto. Inoltre, dovrebbe essere presa in considerazione una routine semplice per addormentarsi, perché se ci si addormenta facilmente allora sarà più semplice anche riaddormentarsi se ci si sveglia di notte. Ecco perché cantare delle canzoncine o dondolare il bambino non andrebbe fatto, dal momento che se questi si sveglia di notte, si aspetta poi le stesse nenie per riaddormentarsi.

Fonte: Sleep Health

di Shereen Lehman

(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Nutri&Previeni)

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