Parto sicuro e indolore: l’epidurale non allunga il travaglio

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Al contrario di quanto si riteneva fino ad oggi, l’anestesia epidurale non sembra allungare il travaglio del parto. Tra il dare un placebo o somministrare l’epidurale alla partoriente non ci sarebbero infatti differenze e la durata media tra il tempo di dilatazione massimo e l’uscita del bambino sarebbe praticamente uguale. Lo ha dimostrato uno studio del Beth Israel Deaconess Medical Center, pubblicato sulla rivista Obstretrics and Gynecology.

Spesso accade che diverse ostetriche e ginecologi evitino di somministrare l’epidurale quando il travaglio è ad uno stadio avanzato, perché si ritiene che questo metodo anestetico possa allungare il travaglio stesso. Ma la sperimentazione fatta su 400 donne sembra dimostrare il contrario. Ad alcune è stata data l’epidurale, mentre ad altre una soluzione salina, in entrambi i casi con un catetere posto vicino ai nervi della spina dorsale. Nessuna delle donne, ne’ degli operatori sanitari sapeva cosa stava ricevendo.

Si è così visto che in media il tempo trascorso tra la dilatazione massima della cervice uterina e l’espulsione del bambino è stato di 51 minuti nel caso del placebo, e 52 minuti con l’anestetico. Il numero di cesarei, uso del forcipe ed episiotomie è risultato quasi identico nei due gruppi. Non solo. Ad un certo punto è stata fermata l’infusione della sostanza per velocizzare il travaglio: per il gruppo del placebo è successo in 17 casi, e per quello dell’epidurale in21.

L’unica differenza sostanziale tra i due gruppi è stato, ovviamente, il minor dolore nelle partorienti che avevano ricevuto l’epidurale. 

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