Probiotici in gravidanza contro il diabete? Servono più studi

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Secondo una revisione della letteratura pubblicata su Biology, non esistono abbastanza dati per comprendere se la somministrazione di probiotici possa effettivamente aiutare a prevenire lo sviluppo del diabete mellito gestazionale in gravidanza. “Si ritiene che i probiotici, come integratori o ingredienti alimentari, esercitino effetti salutari promettenti se somministrati in quantità adeguata. Gli effetti salutari dei probiotici sono legati alla prevenzione di molte malattie, oltre alla diminuzione della gravità dei sintomi. Attualmente, i dati più disponibili riguardanti i loro potenziali effetti sulla salute sono associati a disturbi metabolici, compreso il diabete mellito gestazionale. Esistono anche prove cliniche a sostegno del fatto che potrebbero esercitare effetti benefici contro diversi esiti avversi della gravidanza” spiega Efthymios Poulios, della University of the Aegean, Lesmo, Grecia, autore principale dello studio.

I ricercatori hanno rivisto la letteratura esistente per valutare i possibili impatti positivi dell’integrazione di probiotici durante la gravidanza come agente protettivo contro esiti avversi della gravidanza, in particolare il diabete mellito gestazionale. Gli esperti hanno visto che negli ultimi anni sono state condotte recenti ricerche sui potenziali effetti benefici dei probiotici contro diversi esiti avversi della gravidanza quali disregolazione del metabolismo lipidico, disturbi ipertensivi gestazionali, parto pretermine, eccessivo aumento di peso gestazionale, taglio cesareo a rischio, compromissione del microbiota vaginale, disturbi mentali disturbi di salute e altri. Tuttavia, hanno constatato che a oggi esistono solo dati clinici preliminari e non risultati conclusivi sugli effetti salutari dei probiotici durante la gravidanza, e rimane discutibile se possano essere utilizzati come trattamento supplementare contro esiti avversi della gravidanza, e in particolare contro il diabete mellito gestazionale. Serviranno ulteriori studi per capire se i probiotici potranno essere utilizzati in questo senso.

Biology (Basel). 2024 Feb 28;13(3):158. doi: 10.3390/biology13030158.

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