Fitspiration: durante il lockdown boom di prodotti per migliorare l’immagine

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Migliorare la propria immagine e le proprie prestazioni fisiche. Complice l’obbligo di stare a casa, sono state queste alcune delle priorità durante il lockdown. Come? Con l’utilizzo di prodotti ad hoc, i cosiddetti
Image and performance enhancing drugs, o Ipeds. A rivelarlo è uno studio realizzato dall’Università di Hertfordshire, pubblicato su Frontiers in Psichiatry e condotto su più di 3.000 soggetti provenienti da sette Paesi, inclusa l’Italia.

Dai risultati è emerso che il 28% del campione ha fatto uso di questi prodotti. Ai partecipanti sono state chieste informazioni sull’attività fisica, sull’utilizzo di Ipeds e su come si sentissero riguardo al loro aspetto. I ricercatori hanno così scoperto che il 13,9% dei cittadini italiani ne ha fatto uso durante la pandemia, l’8,6% per la prima volta in assoluto. Di questi, il 45% ha acquistato questi prodotti su Internet. È stato inoltre evidenziato come l’uso dei prodotti “significativamente maggiore” negli uomini.

Come cosa sono i “prodotti per migliorare l’immagine e le prestazioni”? Il termine Ipeds – spiegano gli autori della ricerca – raggruppa una vasta gamma di prodotti che possono alterare l’aspetto fisico o migliorare la performance fisica o mentale, comprendendo sia proteine e composti multivitaminici, sia gli steroidi anabolizzanti. A tal proposito, un numero “significativo” dei partecipanti allo studio, ha riportato forte preoccupazione riguardo al proprio aspetto fisico.

“Esiste una pressione fortissima, soprattutto nella società occidentale, che ci spinge verso l’idea di un corpo perfetto e il boom dei social media ha sicuramente rinforzato questo trend”, ha commentato Ornella Corazza, responsabile dello studio, visiting professor all’Università di Trento e presidente della International society for the study of emerging drugs (Issed). “Nel momento in cui i Paesi hanno introdotto le restrizioni del lockdown – ha aggiunto – le persone sono state maggiormente esposte ai social media e quindi bombardate di contenuti fitspirational o di post motivazionali che incoraggiavano all’esercizio fisico o all’assunzione di sostanze per migliorare l’aspetto fisico”.

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