Donne: la scarsa qualità del sonno può favorire l’ipertensione

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Le donne che hanno difficoltà a dormire a sufficienza corrono un rischio maggiore di sviluppare ipertensione. È la conclusione cui è arrivato un team di Brigham and Women’s Hospital, guidato da Shahab Haghayegh, che ha registrato, nella popolazione femminile, una correlazione tra i sintomi dell’insonnia e una pressione elevata. I risultati della ricerca sono stati pubblicati da Hypertension.

Lo studio
Il team americano ha seguito, per 16 anni, 66.122 donne di età compresa tra i 25 e i 42 anni della coorte Nurses’ Health Study II (NHS2), tutte senza ipertensione all’inizio dello studio. I ricercatori hanno raccolto informazioni su età, etnia, attività fisica, storia di apnee notturne e storia familiare di ipertensione, per andare a valutare successivamente l’incidenza di ipertensione nel gruppo ogni due anni; hanno quindi valutato la durata del sonno, registrando il numero medio di ore di sonno in 24 ore, e hanno infine monitorato la difficoltà ad addormentarsi, a restare addormentate o a svegliarsi presto la mattina.

Le evidenze
Dall’analisi dei dati è emerso che le donne con un sonno difficile avevano in media un indice di massa corporea più elevato, svolgevano poca attività fisica e seguivano una dieta più povera; inoltre avevano maggiori probabilità di fumare e bere alcoolici e di essere da più tempo in menopausa. Tra i 25.987 casi di ipertensione raccolti durante il follow-up, le donne che dormivano meno di sette-otto ore a notte presentavano un rischio significativamente più elevato di sviluppare ipertensione; rischio che riguardava anche le donne che avevano difficoltà ad addormentarsi e ad avere un sonno continuativo.

Fonte: Hypertension 2023

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